Proposta di aggiudicazione

Gara #124

Procedura telematica aperta per l'affidamento del Servizio di Refezione scolastica "a ridotto impatto ambientale" previa realizzazione del Centro Cottura Comunale per un periodo di 7 (sette) anni (con opzione di rinnovo) a partire dall'anno scolastico 2023/2024.
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Informazioni appalto

24/02/2023
Aperta
Servizi
€ 1.863.225,00
Quarta Romana
Comune di Monteroni di Lecce

Categorie merceologiche

55524 - Servizi di ristorazione scolastica
55512 - Servizi di gestione mensa
45212422 - Lavori di costruzione di mense

Lotti

Proposta di aggiudicazione
1
9588891B2B
Qualità prezzo
Procedura telematica aperta per l'affidamento del Servizio di Refezione scolastica
L’importo complessivo della concessione è pari ad € 1.863.225,00 al netto dell'IVA e/o altre imposte e contributi di legge.
Non sono previsti oneri per la sicurezza derivanti da rischi di interferenza, fermo restando i costi della sicurezza afferenti all’esercizio delle attività svolte da ciascuna impresa, che rimangono a carico delle imprese medesime.
Il prezzo a base d’asta per ogni singolo pasto soggetto a ribasso unico percentuale è di € 4,50 al netto dell'IVA e/o altre imposte e contributi di legge.
L'oggetto dell'affidamento prevede:
- realizzazione del Centro Cottura comunale;
- l’acquisto ed il controllo delle derrate necessarie alla realizzazione dei menù;
- la preparazione ed il trasporto dei pasti utilizzando il Centro di produzione pasti comunale o, in alternativa in caso di temporanea impossibilità di utilizzare lo stesso, altro di proprietà della Ditta appaltatrice o comunque nella sua disponibilità, con successiva porzionatura e somministrazione presso il refettorio delle scuole dell’infanzia e primaria;
- l’allestimento dei tavoli dei refettori, la distribuzione con scodellamento dei pasti agli utenti;
- lo sbarazzo e la pulizia dei refettori e dei locali accessori;
- la fornitura di tutto il materiale necessario a garantire il rispetto delle norme igienico-sanitarie;
- il coordinamento e l’organizzazione complessiva del servizio;
- l’utilizzo di materiale biodegradabile usa e getta in ossequio al principio del cd “plastic free”.
- il trasporto dei pasti preparati con il sistema del legame misto in multirazione e, nel caso delle diete speciali, in monorazione, utilizzando contenitori termici idonei e mezzi di trasporto conformi alla legislazione vigente.
€ 1.863.225,00
€ 452.331,88
€ 0,00
Codice Fiscale Denominazione Ruolo
07864721001 VIVENDA S.P.A.
Visualizza partecipanti

Seggio di gara

Cognome Nome Ruolo
Quarta Romana Presidente di seggio
Ciardo Daniele Testimone di seggio
Tarantino Maria Rosaria Testimone di seggio

Scadenze

05/04/2023 12:00
04/04/2023 12:00
12/04/2023 12:00
13/04/2023 13:00

Allegati

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946.25 kB
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1.71 MB
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2.74 MB
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23/03/2023 18:06
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29/03/2023 19:13
182.09 kB
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29/03/2023 20:01
354.07 kB
Verbale ammissione
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17/04/2023 12:38
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Verbale aggiudicazione
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28/04/2023 09:58
25.00 kB

Chiarimenti

13/03/2023 17:40
Quesito #1
QUESITO n° 2

Chiedono:
[...]

ex art. 14.1 del disciplinare di gara la domanda di partecipazione dovrà essere redatta nel rispetto del modello prodotto dalla spett.le Stazione Appaltante, ma lo stesso non risulta rinvenibile tra la documentazione di gara.
Chiediamo dunque l'inserimento del modello menzionato all'art. 14.1 del disciplinare.
17/03/2023 18:01
Risposta
RISPOSTA a QUESITO n° 2

Il modello richiesto è stato inserito in data odierna, unitamente ad altri modelli complementari. I modelli in parola sono allegati in formato editabile word compatibile, dunque liberamente personalizzabili ovvero implementabili all'occorrenza.
Essi rappresentano una traccia o una linea guida da seguire utilmente nel fornire le informazioni dovute e richieste dalla lex specialis di gara, senza tuttavia alcuna pretesa di esaustività, posto che la responsabilità della corretta produzione e del controllo di tutte le informazioni/dichiarazioni richieste resta unicamente ed interamente in capo al Partecipante.

La CUC Union3
14/03/2023 09:50
Quesito #2
QUESITO n° 3

Chiedono:



[...] di chiarire quanto segue:

3.1) I criteri di valutazione D.1 e D.2 non risultano aderenti ai CAM di cui al citato D.M. Il criterio D.1 richiede “tipologia e numero prodotti filiera corta e prodotti a km 0, attinenti al menù tipo allegato al capitolato, e frequenza annuale della loro distribuzione (in funzione della stagionalità per prodotti ortofrutticoli”. Viene omesso, per essere conforme al relativo criterio premiante dei CAM, che tali prodotti, oltre ad essere di filiera corta e km 0, devono essere anche biologici. Si chiede dunque conferma (o meno) che di prodotti biologici (di base) si parli, da offrire di filiera corta e a km 0. Il criterio D.2, invece, richiede “tipologia e numero prodotti biologici attinenti al menù tipo allegato al capitolato, e frequenza annuale della loro distribuzione”. Questo criterio è inesistente nel D.M. ed è contrario alla ratio dello stesso, improntata com’è ad una minore richiesta di prodotto biologico rispetto agli standard introdotti dai “vecchi CAM” di cui al D.M. Ambiente 25 luglio 2011. Si chiede di rettificare entrambi i criteri improntando la richiesta a quelli che sono i criteri premianti dei “nuovi CAM”.

3.2) Negli atti di gara viene più volte citato “il menù tipo allegato al capitolato”, ma in allegato non c’è alcun menù, così come non ci sono le “Tabelle dietetiche”, anch’esse citate come presenti in allegato ma in realtà assenti. Si chiede la produzione di entrambi.

3.3) In ordine alla documentazione di cui dovrà essere composta la progettazione relativa allo studio di fattibilità tecnica ed economica del Centro cottura comunale (come prevista dall’art. 17 del D.P.R. n. 207/2010 e richiamata all’art. 1 del CSA), e con particolare riferimento alle lettere e) calcolo sommario della spesa e f) quadro economico del progetto, tenendo in considerazione il c.d. principio di separazione tra offerta tecnica e offerta economica, sì da evitare una commistione tra le stesse, che peraltro trova la sua ratio nei principi di imparzialità e buon andamento dell’azione amministrativa, previsti dall’art. 97 Cost. e nei principi di libera concorrenza e non discriminazione tra i concorrenti di cui all’art. 30 del Codice dei Contratti Pubblici (cfr. Cons. Stato, Sez. VI, sentenza n. 5928 del 22-11-2012), si chiede se la documentazione di cui alle lett. e) ed f) di cui è composta la progettazione relativa allo studio di fattibilità e da cui, inevitabilmente, emergono indicazioni (dirette e/o indirette) di natura economica, debba essere inserita in offerta tecnica (criterio di valutazione A.1 dell’O.T.), oppure debba essere inserita nell’offerta economica.

3.4) In riferimento al criterio di valutazione A.1 dell’O.T. “Qualità complessiva del progetto presentato (studio di fattibilità)”, in considerazione del fatto che lo studio di fattibilità tecnico ed economico, come previsto dall’art. 17 del D.P.R. n. 207/2010 e come richiamato all’art. 1 del CSA, deve essere composto dalla seguente documentazione: a) relazione illustrativa; b) relazione tecnica; c) planimetria generale e elaborati grafici; d) prime indicazioni e misure finalizzate alla tutela della salute e sicurezza dei luoghi di lavoro per la stesura dei piani di sicurezza con i contenuti minimi; e) calcolo sommario della spesa; f) quadro economico di progetto, si chiede se lo studio di fattibilità con la documentazione di cui è composto, concorra alle 15 facciate complessive dell’O.T., oppure, vista la consistenza della documentazione dalla lettera a) alla f), debba ritenersi escluso e quindi inserita in allegato.

3.5) In ordine all’allestimento dell’immobile concesso in comodato d’uso all’I.A. per la realizzazione del centro cottura comunale, con consistenza pari a 100 mq, si rileva che gli atti di gara non richiamano le “Linee di indirizzo regionali per la ristorazione scolastica ed aziendale – Aggiornamento alla DGR n. 276 del 19-03-2002” approvate con DGR 02-08-2018, n. 1435 pubblicate su BURP n. 112 del 28-08-2018, ma le Linee di indirizzo dell’ASL Lecce del 05-02-2016 in merito al dimensionamento dei centri cottura per pasti veicolati. Nella fattispecie le Linee di indirizzo emanate dall’ASL Lecce differiscono significativamente da quelle emanate dalla Regione Puglia e sopra richiamate, risultando più stringenti e prevedendo nello specifico 0,50 mq a pasto anziché 0,20 mq a pasto. Pertanto, alla luce delle Linee guida emanate dall’ASL Lecce e richiamate negli atti di gara, nel centro cottura comunale messo a disposizione per l’esecuzione del servizio in oggetto, si potrebbero produrre al massimo 165 pasti a servizio, mentre il numero giornaliero dei pasti previsti da atti di gara è pari a 350. In considerazione del fatto che l’applicazione delle Linee di indirizzo dell’ASL Lecce del 05-02-2016 non consentirebbero la produzione giornaliera dei pasti nel numero previsto dagli atti di gara, oltreché decisamente improbabile risulterebbe la possibilità che il concessionario possa utilizzare il centro cottura comunale anche per la preparazione di pasti aggiuntivi a clienti diversi dal Comune committente (come nelle previsione dell’art. 7 del CSA “Royalties a favore dell’Impresa aggiudicataria”), si chiede a quali Linee d’indirizzo l’I.A. debba conformarsi e ottemperare in riferimento al Centro Cottura da allestire per il servizio in oggetto, se a quelle emanate da ASL LE del 05-02-2016, oppure alle “Linee di indirizzo regionali per la ristorazione scolastica ed aziendale – Aggiornamento alla DGR n. 276 del 19-03-2002” approvate con DGR 02-08-2018, n. 1435 pubblicate su BURP n. 112 del 28-08-2018.

3.6) Si richiede planimetria del Centro cottura comunale in formato DWG.

3.7) Al fine di predisporre al meglio in O.T. l’organizzazione del servizio, si chiede di precisare per ciascun plesso scolastico: a) il numero medio di pasti giornalieri; b) se la somministrazione dei pasti avviene su turno unico oppure su più turni, con l’indicazione, nell’uno e nell’altro caso, degli orari di inizio turno; c) l’orario di consegna dei pasti, dal momento che all’art. 11 del CSA si riporta una fascia oraria ampia e generica compresa tra le 12:00 e le 12.30.
17/03/2023 18:53
Risposta
RISPOSTA a QUESITO n° 3

3.1) Il Criterio di valutazione D.1 non si riferisce necessariamente ai prodotti biologici, posto che nei nuovi CAM di cui al D.M. 65 del 10/03/2020, infatti è riportato, come criterio premiante testualmente “chilometro zero e filiera corta” senza alcun riferimento ai prodotti biologici. In ogni caso, per gli utenti in età pediatrica ed adolescenziale i nuovi CAM prevedono comunque una percentuale di almeno il 50% di prodotti biologici. In ragione di questa precisazione il criterio di valutazione D.2 punta a premiare in misura maggiore il Concorrente che indicherà percentuali più elevate.

3.2) Quanto richiesto sarà reso disponibile entro i 5 gg. lavorativi antecedenti la scadenza della gara.

3.3) In qursto caso la ratio della norma evocata non è pertinente. La realizzazione del centro cottura comunale è "conditio sine qua non" necessaria in via preliminare e propoedutica ai fini dell'esecuzione del servizio, ma il suo iter amministrativo non ha attinenza alcuna con la successiva fase gestionale. In altri termini, posto che la S.A. ha già stimato in via presuntiva (ancorchè forfettaria) in € 180.000 lordi onnicomprensivi il corrispettivo occorrente per la realizzazione del suddetto centro cottura e posto che soprattutto nell'ammortamento di tale spesa di investimento iniziale risiede la ragione principale della notevole durata dell'appalto, non si colgono motivazioni realmente ostative all'inserimento di elaborati progettuali previsti obbligatoriamente nella stesura di un progetto di intervento pubblico - quale quello che ci occupa - all'interno della busta "B" recante l'O.T.M., fossero anche quelli riportanti effettivamente dati di natura economica. Al contrario, il mancato inserimento di determinati elaborati potrebbe indurre la Commissione valutatrice in erronee valutazioni riguardo alla completezza ed all'esaustività della progettazione, cui invece viene riservata una ponderazione oggettivamente rimarchevole. E valga il vero.

3.4) La produzione dell'intero novero di elaborati costituenti lo studio di fattibilità per la realizzazione del centro cottura è da considerare ovviamente e senza dubbio alcuno inserimento di allegati, esulando nella maniera più assoluta dal computo del numero di facciate previsto per la relazione illustrativa della proposta tecnica migliorativa, all'interno della quale si descriveranno semmai i principali elementi connotativi della progettazione stessa, del layout e del sistema produttivo ipotizzato per il centro cottura.

3.5) E' d'uopo premettere che pur risultando più stringenti le linee di indirizzo della Asl Lecce emanate nel 2016, rispetto alle linee di indirizzo regionali emanate successivamente, i parametri di massima dovrebbero essere comunque rispettati perché il centro ricadrebbe nella seconda fascia (superficie compresa tra 100 e 250 mq) con previsione di pasti da 200 a 500 (ossia un pasto per ogni 0,50 mq). Le linee di indirizzo regionale invece prevedono 0,20 mq a pasto. L'U.T.C. ha verificato che la superficie interna misura 142 mq, mentre la superficie pertinenziale esterna è pari a 127 mq. In ogni caso, trattandosi di linee guida (che non rivestono il rango di normativa tecnica cogente) e non reputando affatto che il realizzando Centro non riesca a produrre il volume di pasti giornalieri stimati dal servizio oggetto di affidamento, è lasciata facoltà al proponente di attuare in proprio tutte le verifiche del caso, all'occorrenza anche richiamandosi alle meno restrittive indicazioni fornite dalle linee di indirizzo regionali.

3.6) La planimerrtria del centro cottura in formato .dwg in realtà è già stata messa a disposizione tra i documenti di gara a far data dal 8 marzo u.s.; per ragioni tecniche, non supportando la piattaforma Tuttogare il formato .dwg, l'elaborato in parola è stato inserito all'interno di apposita cartella .zip.

3.7) Si riportano di seguito i dati richiesti.

  • Numero pasti medio giornaliero:

- Via Dalmazia (infanzia): 82
- Via Mazzini (primaria): 91
- Via Montello (infanzia) : 41
- Via Putignano (infanzia): 50
- Via Papa Giovanni XXIII (infanzia): 36

  • Orario mensa ore 12:00 per tutti i plessi infanzia
  • per la sola scuola primaria sono previsti 2 turni (in ragione di ciò si riporta nel CSA una fascia oraria dalle ore 12:00 alle ore 12:30) (

Il RUP


15/03/2023 10:41
Quesito #3
QUESITO n° 4

Chiedono:
CHIARIMENTO 4.1)
Si chiede, se la garanzia provvisoria debba essere intestata alla CUC Union 3 – via Filippo Turati, 5 73045 Leverano (LE) o al Comune di Monteroni di Lecce - piazza Falconieri, 5 73047 Monteroni di Lecce (LE)

CHIARIMENTO 4.2)
L’Art. 22 del Capitolato Speciale di Appalto chiede che “I contenitori isotermici dovranno essere opportunamente identificati, su almeno uno di essi deve essere riportato il nome della scuola, il tipo di alimento, la quantità in peso o porzioni, mentre su tutti i restanti contenitori sarà sufficiente il tipo di alimento e la quantità”. Anche l’Art. 30 chiede che “I contenitori isotermici utilizzati per la veicolazione dei pasti devono indicare il nome della scuola, il tipo di alimento, la quantità in peso o il numero delle porzioni.”.
E’ corretto intendere che la dicitura “contenitori termici” riportata nel Capitolato sia un refuso.

CHIARIMENTO 4.3)
L’art.15 del Disciplinare recita che: omissis …..“ tale relazione è eventualmente corredata ove ritenuto opportuno da schede tecniche, reportage fotografici, tabelle, ecc. utili ad illustrare in maniera chiara la propria proposta, nella consapevolezza tuttavia che tali contributi supplementari non concorrono di per se stessi all’attribuzione di punteggio di merito aggiuntivo".
Vista la complessità dell’offerta che contempla proposte tecniche che valgono ben 45 punti su 90, ci riferiamo in particolare ai sottocriteri A1-A2-A3-E1, è possibile predisporre in allegato relazioni, schede tecniche, elaborati grafici, rendering e ogni altro documento a supporto che possa permettere una valutazione più esaustiva degli investimenti e delle soluzioni migliorative proposte dal concorrente.

CHIARIMENTO 4.4)
E’ corretto intendere che tutta la documentazione richiesta dall’art.1 del Capitolato ai punti a, b, c, d, e, f relativa allo studio di fattibilità tecnico ed economica sia da presentare in allegato.
In attesa di un Vs cortese riscontro
si porgono cordiali saluti
17/03/2023 19:16
Risposta
RISPOSTA a QUESITO n° 4

4.1) La garanzia provvisoria dev'essere intestata al Comune di monteroni di Lecce - piazza Falconieri, 5 - 73047 Monteroni di Lecce (LE).

4.2) Non è ben chiaro il senso della domanda, ovvero dove risieda il refuso. Si può in ogni caso asserire che l'art. 30 ribadisce e specifica quanto già riportato all'art. 22 del CSA e che l'espressione "contenitore (iso)termico" designa - con tutta evidenza - il contenitore di alimenti deputato a mantenerne inalterate la caratteristiche di temperatura durante le fasi di veicolazione e di sporzionamento.

4.3) Una risposta è già stata fornita in riferimento al quesito 3.4), cui si fa espresso rinvio. Qui si precisa ulteriormente che il numero degli allegati non è contingentato e tutti gli elaborati costituenti il progetto di fattibilità (per fare un esempio) sono da considerare allegati alla relazione illustrativa dell'o.t.m., dove il Concorrente avrà cura di inserire senz'altro tutti gli elementi maggiormente connotativi della propria proposta e magari anche gli opportuni rimandi del caso (ad es.: "vedi all. x" oppure "vedere foto n° ...", ecc.), al fine di guidare al meglio l'operato della Commissione valutatrice.

4.4) Interpretazione corretta. Vedasi ancora una volta la risposta al quesito 3.4).

La CUC Union3
16/03/2023 13:27
Quesito #4
QUESITO n° 5

Chiedono:
5.1) dalla compulsazione della documentazione di gara, si comunica che non risultano allegati agli atti di gara alcuni modelli indispensabili per la presentazione dell'offerta.
Nello specifico si chiede di allegare in formato editabile i seguenti modelli:
- "schema di domanda di partecipazione"
- "modello di offerta tecnica"
- "modello offerta economica"
5.2) con riferimento ai requisiti di capacità economica e finanziaria, di cui ai punti 6.2 lettere C - D del disciplinare, si chiede di confermare che l'operatore, che non abbia chiuso fiscalmente l'esercizio finanziario per l'anno 2022, possa dichiarare il possesso del requisito mendiante dichiarazione del fatturato globale e specifico riferito agli esercizi finanziari 2019-2020-2021.
17/03/2023 19:43
Risposta
RISPOSTA a QUESITO n° 5

5.1) Il modello di istanza di partecipazione è già stato inserito tra i documenti allegati in data odierna. I modelli di "offerta tecnica" (limitatamente ai criteri di natura quantitativa) e di "offerta economica" sono generati direttamente a video dalla piattaforma TUTTOGARE PA, devono essere valorizzati numericamente come indicato dal DdG, firmati digitalmente e ricaricati a sistema.

5.2) A prescindere dalla chiusura fiscale o dall'approvazione del relativo bilancio, a fine marzo si dovrebbe poter essere in grado di indicare i dati di fatturato sia globale, sia specifico, dell'esercizio 2022, riservandosi semmai di produrne evidenza (o comprova) entro i termini di stipulazione del contratto. Tuttavia, laddove fosse ritenuto maggiormente utile per l'O.E., il Concorrente può sempre limitarsi ad indicare il valore anche solo presunto dei dati di fatturato 2022 (tanto in maggiore aderenza alle aspettative della S.A.) e completare il triennio per così dire "comprovabile" inserendo anche l'esercizio 2019 oltre al 2020 e al 2021, provvedendo ad adeguare di conseguenza il modello di istanza fornito in formato word compatibile.

La CUC Union3
07/03/2023 09:56
Quesito #5
QUESITO n° 1

Chiedono:
[...]

È corretto intendere, alla luce della disciplina indicata all’art. 8 del disciplinare di gara, che sia ammesso il subappalto delle prestazioni legate alla realizzazione del Centro Cottura Comunale e ciò in quanto la prevalente esecuzione del contratto, anche alla luce dell’oggetto dell’appalto servizio di refezione scolastica, rimarrebbe interamente rimessa all’Operatore Economico partecipante alla procedura?

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29/03/2023 13:27
Risposta
La risposta è affermativa. L'esecuzione dei lavori di allestimento del Centro Cottura è una fase propedeutica e fondamentale del presente affidamento (la classica "conditio sine qua non"), ma scevra da implicazioni gestionali nel corso dell'espletamento del tradizionale servizio di refezione scolastica. Pertanto il subappalto prospettato nel quesito è sicuramente assentibile, ferma restando in ogni caso la responsabilità solidale in capo all'Affidatario per il cogente rispetto dei tempi e per tutti gli altri elementi vincolanti.

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