RISPOSTA a QUESITO n° 1

a) Le forniture indicate sono subappaltabili per intero. Per la disciplina del subappalto/subaffidamento si rimanda all’art. 105 del Decreto Legislativo 18.04.2016 n. 50 e s.m.i.. recante Codice dei contratti pubblici nella formulazione attualmente vigente dopo le modiche introdotte dall’art. 49 della L. 29 luglio 2021, n. 108.
b) Il secondo sub-quesito sembra mal posto. Infatti l’importo riportato al punto 3.3. del Disciplinare di Gara (d.d.G.) è relativo alle sole categorie (nel caso di specie OG1 e OS30) in relazione alle quali è richiesto il possesso di una specifica attestazione Snel quale rientra il corrispettivo di € 301.338,75 per manodopera (si veda anche elaborato di progetto F4 – Quadro di incidenza della manodopera). Pertanto lo stesso i.b.a. è adeguatamente prospettato alla Sezione II del Bando di gara e soprattutto al punto 1.1 del Titolo 1 del D.d.G.

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RISPOSTA a QUESITO n° 2

La risposta è affermativa; in caso di partecipazione in ATI non è indispensabile che anche le mandanti eseguano il sopralluogo se lo stesso è espletato dalla capogruppo, ritenendosi pienamente edotte sulla conoscenza dello stato dei luoghi. Si invita peraltro a notare che tanto il D.d.G. quanto il modello di attestazione (All. a4) sullo stato dei luoghi non prevede l’obbligo di sopralluogo, bensì l’obbligo di dichiararsi pienamente edotti dello stato dei luoghi e delle circostanze generali e locali che possono influire sull’esecuzione dell’appalto. In caso di ATI non costituite, tale attestazione dev’essere sottoscritta con le medesime modalità dell’istanza di partecipazione.

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RISPOSTA a QUESITO n° 3

La risposta è affermativa: ai fini della presente procedura, il possesso di SOA per la cat. OG11 classifica I assolve alla dimostrazione dei requisiti d’accesso per la cat. OS30.

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RISPOSTA a QUESITO n° 4

Il problema rappresentato non si pone.
Premesso che in parte si è gia proceduto a rispondere al quesito nella risposta n. 1, si precisa ulteriormente che:
- lo specchietto riepilogativo  di cui al punto 3.3.1. del DdG riporta semplicemente l’elenco dei requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnica per accedere alla gara, fissati dalla lex specialis nel possesso di una SOA cat. OG1 classifica III e di una SOA cat. OS30 classifica I, il cui rispettivo ammontare è necessariamente parziale e non ha pretesa alcuna di corrispondere all’i.b.a. che è – e resta – quello riportato in qualunque campo pertinente dell’intera documentazione di gara;
- questa S.A., in ragione del favor partecipationis, ha scelto di non richiedere qualificazioni di accesso per lavorazioni di cat. OS6 e OS23, ritenendosi a tal riguardo sufficientemente garantita dal possesso della prevalente OG1 in classifica III (il cui limite ordinario è fissato a € 1.033.000,00 e con l’incremento del 20% previsto per legge assorbirebbe anche l’importo della OS23, mentre per la OS6 si rimanda a quanto riportato al punto 3.3.2. del DdG);
- a pag. 130 del computo metrico estimativo  il totale riportato per le sub-categorie è pari all’importo a base d’asta ovvero ad € 1.600.029,25;
- il medesimo importo a base d’asta è confermato nell’allegato quadro tecnico economico;
- per quanto  concerne le forniture si comunica che le stesse sono da intendersi, ancora una volta ai soli fini della qualificazione d’accesso, per definizione incluse nell’importo della categoria prevalente (in effetti, le stesse vengono menzionate con voce dedicata unicamente in ragione dell’applicazione del regime Iva al 22%, laddove per i lavori in argomento è prevista il regime Iva al 10%).

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RISPOSTA a QUESITO n° 5

Progettazione in BIM e files in formato .dwg non sono disponibili; nel caso contrario sarebbero stati messi a disposizione nell’immediatezza della pubblicazione della gara, al fine di non ledere la par condicio dei potenziali partecipanti.

Il criterio 3, attraverso cui – tra gli altri – si declina l’OEPV prevista quale criterio di aggiudicazione della presente procedura è illustrato in maniera pregnante dal suo stesso titolo. Non compete alla S.A. fornire ulteriori informazioni di dettaglio che rischierebbero di indirizzare in maniera oltremodo specifica la proposta migliorativa del singolo concorrente, comprimendone in qualche misura i margini di discrezionalità con cui si sostanzia tipicamente un’offerta economicamente più vantaggiosa.

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